domenica 20 luglio 2014

L'arte di correre, Murakami Haruki

" Il 25 agosto  è stata realizzata una sequenza fotografica per la rivista americana "Runners' World". ..... Ho sentito che non sono molti gli scrittori che partecipano regolarmente alle maratone (non è che manchino  del tutto, ma sono davvero pochi), e il mio modo di vivere in quanto " scrittore che corre" pare presenti qualche interesse. ....
Nel luglio di quell'anno (1983) andai in Grecia e percorsi  da solo, correndo, la strada che porta da Atene a Maratona. Insomma feci all'incontrario il percorso originario. ...
L'evento ebbe luogo in piena estate. In estate ad Atene - come saprà bene chi ci è stato - fa un caldo al di là di ogni immaginazione. La gente del posto non esce di casa se non ne ha davvero bisogno. Se ne sta tranquilla all'ombra, al fresco, a fare la siesta e risparmiare energie. Solo al calar della sera tutti finalmente escono per dedicarsi a varie attività. .....
Quando dicevo che intendevo correre da solo a Maratona, i greci, tutti senza eccezione mi rispondevano : "Lasci perdere, è una sciocchezza. Una persona sensata non farebbe mai una cosa del genere." Io che non sapevo nulla riguardo all'estate ateniese, finché non mi trovai sul posto non me ne curai. Determinato a portare a termine l'impresa, mi preoccupavo soltanto della distanza, la temperatura non entrava nei miei calcoli. Ma quando arrivai ad Atene, il caldo era tale che ne restai stupefatto. Comincia a pensare che forse avevano ragione a dirmi che era più sensato lasciar perdere. Peccato che avessi dichiarato di voler fare con le mie gambe tutto il percorso della maratona originaria e scriverci su un articolo, e a quello scopo fossi venuto fin lì. Ormai non potevo più tirarmi indietro.
 

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Commenti

il 12/08 SR ha commentato Non credo che D'Avenia possa far parte del nostro blog. Certo i suoi libri sono best-sellers tra gli adolescenti, e probabilmente hanno il merito di avviare qualche giovane alla lettura, ma la banalità delle situazioni e del linguaggio non permettono di considerare questi testi letteratura. Diciamo che sono testi "di servizio", nella migliore delle ipotesi. su Prossimamente
il 14/05 SR ha commentato Purtroppo J.K.J. non sembra più funzionare con le ultime generazioni: un tentativo di leggere a scuola Three Men In a Boat è finito miseramente in noia. I ragazzi non capivano cosa c'era da ridere e io non capivo perché non capivano. Tristissimo. Jerome per me è finito in quell'armadio dove tengo gli autori speciali che voglio proteggere dagli studenti... su Jerome K. Jerome, fare ridere l’uomo moderno, spaventato
il 29/02 Ida ha commentato A proposito di classifiche: "Oggi se vai al cinema devi entrare a un’ora fissa, quando il film incomincia, e appena incomincia qualcuno ti prende per così dire per mano e ti dice cosa succede. Ai miei tempi si poteva entrare al cinema a ogni momento, voglio dire anche a metà dello spettacolo, si arrivava mentre stavano succedendo alcune cose e si cercava di capire che cosa era accaduto prima (poi, quando il film ricominciava dall’inizio, si vedeva se si era capito tutto bene - a parte il fatto che se il film ci era piaciuto si poteva restare e rivedere anche quello che si era già visto). Ecco, la vita è come un film dei tempi miei. Noi entriamo nella vita quando molte cose sono già successe, da centinaia di migliaia di anni, ed è importante apprendere quello che è accaduto prima che noi nascessimo; serve per capire meglio perché oggi succedono molte cose nuove." Anch'io,come U.ECO sono andata al cinema nel modo ricordato e quindi io amo ricordare e vorrei tanto poter fare liste di su Chi siamo
il 28/02 Ida ha commentato Grazie Roberta per aver riaperto il blog.Trovo che è un modo per uscire dalla solitudine delle letture personali.Scrivere e leggere accanto, trovo che è un bel modo per parlarci e parlarmi. su Chi siamo