di J.M. Coetzee
[Coetzee è stato insignito del premio Nobel per la letteratura 2003, Brodsky nel 1987. Il saggio che segue è stato pubblicato su la la Rivista dei Libri]
[Coetzee è stato insignito del premio Nobel per la letteratura 2003, Brodsky nel 1987. Il saggio che segue è stato pubblicato su la la Rivista dei Libri]
Nel 1986, Iosif Brodskij diede alle stampe Less than One, una raccolta di saggi uscita in Italia in due volumi: Il canto del pendolo e Fuga da Bisanzio.
Alcuni saggi erano tradotti dal russo, altri li aveva scritti
direttamente in inglese, mostrando di aver sviluppato una padronanza
della lingua quasi al livello di un inglese di nascita.
In due casi, il fatto di scrivere in inglese aveva un significato simbolico per Brodskij: in un omaggio sincero a W.H. Auden, che lo aiutò immensamente quando fu obbligato a lasciare la Russia nel 1972 e che Brodskij considerava come il massimo poeta inglese del secolo; e in una nota biografica sui suoi genitori, che dovette abbandonare a Leningrado e che, nonostante le numerose richieste presentate alle autorità, non ottennero mai il permesso di andarlo a trovare. Per onorare i genitori, Brodskij affermava di aver scelto l’inglese come lingua della libertà.
In due casi, il fatto di scrivere in inglese aveva un significato simbolico per Brodskij: in un omaggio sincero a W.H. Auden, che lo aiutò immensamente quando fu obbligato a lasciare la Russia nel 1972 e che Brodskij considerava come il massimo poeta inglese del secolo; e in una nota biografica sui suoi genitori, che dovette abbandonare a Leningrado e che, nonostante le numerose richieste presentate alle autorità, non ottennero mai il permesso di andarlo a trovare. Per onorare i genitori, Brodskij affermava di aver scelto l’inglese come lingua della libertà.
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