venerdì 5 maggio 2017

I musici di Caravaggio

Tre giovani musicisti in procinto di iniziare un concerto: sullo sfondo il suonatore di cornetto, un autoritratto di Caravaggio; al centro il suonatore di liuto con un drappo rosso sulla spalla; nell’angolo Cupido ignora il gruppo mentre coglie un acino da un grappolo d’uva; tra le mani del ragazzo di spalle uno spartito, probabilmente composto da uno degli amici della cerchia del cardinale Francesco Maria Del Monte, appassionato di musica e mecenate del pittore.
I musici, una delle opere giovanili di Michelangelo Merisi da Caravaggio, dipinta a Roma nel 1595, sarà esposta a Napoli, a Palazzo Zevallos, da domani al 16 luglio in prestito dal Metropolitan Museum di New York. Si tratta di una delle tappe del progetto «L’ospite illustre» all’interno delle sedi Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo e uno degli appuntamenti della prima edizione del festival Sky Arte, di cui il gruppo bancario è main sponsor.
L’OPERA È COLLOCATA al secondo piano, nella sala dove di solito si ammira un altro capolavoro di Caravaggio, Il martirio di Sant’Orsola. Realizzato nel 1610, l’atmosfera è completamente cambiata rispetto a I musici: l’allegoria che lega la musica all’eros ha ceduto il passo al dramma. Il dipinto è attualmente al Metropolitan Museum, esposto accanto alla Negazione di San Pietro, realizzato da Caravaggio nello stesso periodo. Sabato e domenica l’ingresso a Palazzo Zevallos sarà gratuito, domani alle 16 (previa registrazione su www.festivalskyarte.com) si potrà assistere alla visita guidata su Caravaggio dello storico dell’arte Claudio Strinati.
La rassegna, in collaborazione con Sky Academy, prende il via oggi con Storie che fanno la storia. Si tratta di un creative camp a cui hanno partecipato gli studenti dell’Accademia di belle arti di Napoli, guidati dall’artista Roxy In The Box: dopo una serie di sopralluoghi, Roxy ha scelto i basamenti circolari in cemento in cui sono stati piantati alberi di ulivo arrivati dalla Palestina, un regalo fatto alla parrocchia di piazza Montesanto, nel cuore del quartiere popolare della Pignasecca, per realizzare il suo progetto. «Il rione si prende cura delle piante, sono sicura che adotterà anche il nostra lavoro», ha spiegato.
SUL CEMENTO e intorno agli alberi verranno ritratti in chiave pop, a partire da oggi, Bud Spencer, Fortunato il tarallaro (protagonista di una delle canzoni di Pino Daniele), il Principe Sansevero, Concetta Barra, Ria Rosa (cantante napoletana sbarcata negli Usa nell’Ottocento, rischiò l’espulsione per aver preso le parti di Sacco e Vanzetti), Giancarlo Siani, Annibale Ruccello, Giulia Civita (educatrice anche lei dell’Ottocento, lavorava con gli scugnizzi seguendo una pedagogia innovativa), l’étoile Fanny Cerrito e Artemisia Gentileschi. Domenica, a mezzogiorno, a ogni ritratto corrisponderà uno sgabello su cui si siederà un attore che racconterà se stesso attraverso il personaggio e la sua storia. L’unico sgabello che resterà vuoto sarà quello di Totò: «Non ho voluto assegnare un compito così difficile ma il pubblico sarà libero di occupare quel posto e interagire».
Domani e domenica a Villa Pignatelli il laboratorio per ragazzi «Sky un mare da salvare» con il musicista Maurizio Capone. Ancora per gli studenti delle scuole napoletane i workshop Sky Academy reporters mentre i ragazzi del rione Sanità si trasformano in videomaker per raccontare il quartiere.
Domenica, alle 17.30, a Villa Pignatelli la tavola rotonda Artevisione: interverranno il direttore del museo Madre, Andrea Viliani, Martina Melilli, Massimo Carozzi (Zimmerfrei), Riccardo Giacconi e la curatrice di Artevisione Chiara Agnello.
[Adriana Pollice 5/05/2017]

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Commenti

il 12/08 SR ha commentato Non credo che D'Avenia possa far parte del nostro blog. Certo i suoi libri sono best-sellers tra gli adolescenti, e probabilmente hanno il merito di avviare qualche giovane alla lettura, ma la banalità delle situazioni e del linguaggio non permettono di considerare questi testi letteratura. Diciamo che sono testi "di servizio", nella migliore delle ipotesi. su Prossimamente
il 14/05 SR ha commentato Purtroppo J.K.J. non sembra più funzionare con le ultime generazioni: un tentativo di leggere a scuola Three Men In a Boat è finito miseramente in noia. I ragazzi non capivano cosa c'era da ridere e io non capivo perché non capivano. Tristissimo. Jerome per me è finito in quell'armadio dove tengo gli autori speciali che voglio proteggere dagli studenti... su Jerome K. Jerome, fare ridere l’uomo moderno, spaventato
il 29/02 Ida ha commentato A proposito di classifiche: "Oggi se vai al cinema devi entrare a un’ora fissa, quando il film incomincia, e appena incomincia qualcuno ti prende per così dire per mano e ti dice cosa succede. Ai miei tempi si poteva entrare al cinema a ogni momento, voglio dire anche a metà dello spettacolo, si arrivava mentre stavano succedendo alcune cose e si cercava di capire che cosa era accaduto prima (poi, quando il film ricominciava dall’inizio, si vedeva se si era capito tutto bene - a parte il fatto che se il film ci era piaciuto si poteva restare e rivedere anche quello che si era già visto). Ecco, la vita è come un film dei tempi miei. Noi entriamo nella vita quando molte cose sono già successe, da centinaia di migliaia di anni, ed è importante apprendere quello che è accaduto prima che noi nascessimo; serve per capire meglio perché oggi succedono molte cose nuove." Anch'io,come U.ECO sono andata al cinema nel modo ricordato e quindi io amo ricordare e vorrei tanto poter fare liste di su Chi siamo
il 28/02 Ida ha commentato Grazie Roberta per aver riaperto il blog.Trovo che è un modo per uscire dalla solitudine delle letture personali.Scrivere e leggere accanto, trovo che è un bel modo per parlarci e parlarmi. su Chi siamo