E' morto a 90 anni a Milano l'attore e commediografo Dario Fo. Aveva vinto il premio Nobel per la Letteratura
nel 1997. Era ricoverato da qualche giorno all'ospedale "Sacco" del
capoluogo lombardo per una serie di complicazioni polmonari. Dalle
commedie farsesche degli anni 60 al teatro politico dei 70, fino alle
ultime opere incentrate soprattutto sui grandi dell'arte, è stato un
monumento del teatro italiano.
Per un curioso caso del destino Dario Fo si è spento
proprio nel giorno in cui viene assegnato il Nobel per la Letteratura.
Ricoverato da dodici giorni per complicazioni dovute all'enfisema
polmonare, tra le 8.30 e le 8.45 ha smesso di respirare. La stessa ora
in cui era spirata in casa, il 29 maggio 2013, la moglie Franca Rame.
Fo era sedato da mercoledì sera. Avrebbe voluto tornare nella sua
abitazione di Porta Romana, ma per i medici la morte in ambulanza
sarebbe stata certa. Il figlio Jacopo ha preferito restasse in ospedale sotto l'occhio vigile dei sanitari.
GLI ULTIMI GIORNI IN OSPEDALE - "E' stato lucido e collaborante fino a ieri - ha detto Delfino Luigi Legnani, il direttore del reparto di pneumologia dell'ospedale Sacco di Milano - I suoi collaboratori mi hanno detto che qualche giorno prima dell'aggravarsi delle sue condizioni Fo aveva cantato per ore. Una cosa incomprensibile. Ha sofferto molto per lo schiacciamento di una vertebra. Abbiamo fatto di tutto di per lenire la componente dolorosa legata all'insufficienza respiratoria e alla frattura di un corpo vertebrale. Quindi nelle ultime ore è stato sedato". Nei suoi ultimi giorni di vita, Fo continuava ad informarsi sui temi di attualità: "Si faceva leggere i giornali dai suoi collaboratori perché aveva problemi alla vista".
LA COLLABORATRICE: "LA SUA ULTIMA CANZONE" - Stava già poco bene, ma riuscì a nascondere la sua sofferenza improvvisando anche una vecchia canzone napoletana Dario Fo, in una delle sue ultime apparizioni pubbliche per la presentazione del libro "Darwin". Era il 20 settembre e pochi giorni dopo il Premio Nobel è stato ricoverato in ospedale. "Ci dissero che era solo per pochi giorni - racconta una delle sue collaboratrici in lacrime - ci dissero che doveva farsi ricoverare solo per una serie di controlli". Alla conferenza stampa di presentazione del suo ultimo libro, nella sua abitazione al quinto piano di un elegante palazzo in Corso di Porta Romana, stracolmo di maschere del tetro, cimeli, targhe e riconoscimenti a lui e alla moglie Franca Rama morta nel 2013, Fo comunque era apparso meno in forma del solito. Vista e udito gli si erano ulteriormente abbassati, un po' smagrito, aveva però risposto a lungo e con pazienza a tutte le domande. Sempre pronto alla battuta e con ironia aveva parlato dei suoi progetti futuri, di quello che avrebbe voluto ancora fare.
FUNERALI IN DUOMO - La cerimonia pubblica per l'ultimo saluto a Dario Fo, secondo indiscrezioni, dovrebbe essere sabato alle 15 in piazza Duomo. La camera ardente invece dovrebbe essere allestita venerdì al Piccolo Teatro Strehler di Milano. Stesso luogo in cui il Nobel a marzo aveva festeggiato assieme ad amici, parenti, attori e musicisti i suoi 90 anni.
GLI ULTIMI GIORNI IN OSPEDALE - "E' stato lucido e collaborante fino a ieri - ha detto Delfino Luigi Legnani, il direttore del reparto di pneumologia dell'ospedale Sacco di Milano - I suoi collaboratori mi hanno detto che qualche giorno prima dell'aggravarsi delle sue condizioni Fo aveva cantato per ore. Una cosa incomprensibile. Ha sofferto molto per lo schiacciamento di una vertebra. Abbiamo fatto di tutto di per lenire la componente dolorosa legata all'insufficienza respiratoria e alla frattura di un corpo vertebrale. Quindi nelle ultime ore è stato sedato". Nei suoi ultimi giorni di vita, Fo continuava ad informarsi sui temi di attualità: "Si faceva leggere i giornali dai suoi collaboratori perché aveva problemi alla vista".
LA COLLABORATRICE: "LA SUA ULTIMA CANZONE" - Stava già poco bene, ma riuscì a nascondere la sua sofferenza improvvisando anche una vecchia canzone napoletana Dario Fo, in una delle sue ultime apparizioni pubbliche per la presentazione del libro "Darwin". Era il 20 settembre e pochi giorni dopo il Premio Nobel è stato ricoverato in ospedale. "Ci dissero che era solo per pochi giorni - racconta una delle sue collaboratrici in lacrime - ci dissero che doveva farsi ricoverare solo per una serie di controlli". Alla conferenza stampa di presentazione del suo ultimo libro, nella sua abitazione al quinto piano di un elegante palazzo in Corso di Porta Romana, stracolmo di maschere del tetro, cimeli, targhe e riconoscimenti a lui e alla moglie Franca Rama morta nel 2013, Fo comunque era apparso meno in forma del solito. Vista e udito gli si erano ulteriormente abbassati, un po' smagrito, aveva però risposto a lungo e con pazienza a tutte le domande. Sempre pronto alla battuta e con ironia aveva parlato dei suoi progetti futuri, di quello che avrebbe voluto ancora fare.
FUNERALI IN DUOMO - La cerimonia pubblica per l'ultimo saluto a Dario Fo, secondo indiscrezioni, dovrebbe essere sabato alle 15 in piazza Duomo. La camera ardente invece dovrebbe essere allestita venerdì al Piccolo Teatro Strehler di Milano. Stesso luogo in cui il Nobel a marzo aveva festeggiato assieme ad amici, parenti, attori e musicisti i suoi 90 anni.
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