giovedì 1 aprile 2021

Recensione di Silvia del romanzo FRANKISSSTEIN

 

Jeanette Winterson, FRANKISSSTEIN, 2019

Jeanette Winterson è un’autrice poco conosciuta in Italia, ma di primo piano in Gran Bretagna. Il suo primo romanzo ORANGES ARE NOT THE ONLY FRUIT –NON CI SONO SOLO LE ARANCE esce nell’85 e d è un successo clamoroso.

È un romanzo largamente autobiografico che affronta molti temi che si trovano anche nei lavori successivi: essenzialmente, l’insufficienza della visione binaria del mondo.

Uno dei temi sviluppati in FRANKISSSTEIN è, appunto, il modo in cui viene sviluppato il concetto di non-binario, ma con il valore aggiunto della rilettura del FRANKENSTEIN di Mary Shelley, testo ampiamente sottovalutato e sicuramente da riscoprire come base inesauribile per discussioni di bioetica, ingegneria genetica, limiti della scienza, filosofia…

Winterson sfrutta e aggiorna ogni aspetto del romanzo originale, con ironia, ma con grande rispetto e affetto, immergendo il suo FRANKISSSTEIN in una rete di riferimenti e citazioni, da Shakespeare al cinema contemporaneo, che radicano solidamente il romanzo sia nella tradizione che nel presente.

Di seguito una bibliografia e una guida parziali – e personali - alla lettura del romanzo:

Jeanette Winterson, ORANGES ARE NOT THE ONLY FRUIT (NON CI SONO SOLO LE ARANCE), 1985

WRITTEN IN THE BODY (SCRITTO SUL CORPO), 1992

Mary Shelley, FRANKENSTEIN, or the Modern Prometheus (FRANKENSTEIN, o il Prometeo moderno), 1818.

RIFERIMENTI E CITAZIONI:

Mary Wollstonecraft, A VINDICATION OF THE RIGHTS OF WOMAN (RIVENDICAZIONE DEI DIRITTI DELLA DONNA), 1792

Shakespeare, Sonnet 53

What is your substance, whereof are you made,
That millions of strange shadows on you tend?
Since every one hath, every one, one shade,
And you, but one, can every shadow lend.
Describe Adonis, and the counterfeit
Is poorly imitated after you;
On Helen’s cheek all art of beauty set,
And you in Grecian tires are painted new:
Speak of the spring and foison of the year;
The one doth shadow of your beauty show,
The other as your bounty doth appear;
And you in every blessed shape we know.
In all external grace you have some part,
But you like none, none you, for constant heart.

 

Qual è la tua natura, di che mai sei fatto
per essere scortato da tante ombre estranee?
Ognuno riflette solo l’unica sua ombra
e tu puoi, da solo, prestarti a tante ombre.
Si descriva Adone ed il suo ritratto
misera imitazione diventa di te stesso;
si sommi al volto d’Elena ogni bellezza rara
ed ancora appari tu dipinto in vesti greche;
si parli di primavera e di copiose messi,
la prima non è che l’ombra della tua bellezza,
le altre sembran solo tuo generoso dono;
e in ogni felice forma noi ti rivediamo.
Ogni bellezza esterna ha di tuo qualcosa,
ma per animo costante nessun con te s’accorda.

 

Percy Bysshe Shelley, The Mask of Anarchy

                                         Ode to the West Wind

      Adonais (I am chained to Time, and cannot depart)

Nothing of him....: sulla tomba di Shelley a Roma→ Shakespeare, La Tempesta

 

 

 

Emily Dickinson

The Brain—is wider than the Sky—
For—put them side by side—
The one the other will contain
With ease—and You—beside—

The Brain is deeper than the sea—
For—hold them—Blue to Blue—
The one the other will absorb—
As Sponges—Buckets—do—

The Brain is just the weight of God—
For—Heft them—Pound for Pound—
And they will differ—if they do—
As Syllable from Sound—

La mente —  è più grande del cielo —
perché  — se li metti fianco a fianco —
l’una contiene l’altro
facilmente — e te — anche —

La mente è più profonda del mare —
perché — se li tieni  —blu contro blu —
l’una assorbirà l’altro
come una spugna  — un secchio —

La mente ha giusto il peso di Dio —
perché — alzali — libbra su libbra —
ed essi differiranno — semmai —
come suono da sillaba —

FILM:

GOTHIC, Ken Russell, 1986 (la creazione)

ROCKY HORROR PICTURE SHOW, Jim Sharman, 1975 /Richard O’Brien, 1973 (Sweet Transvestite)

2001: A SPACE ODISSEY, Stanley Kubrick, 1969 (Hal 9000)

BLADE RUNNER, Ridley Scott, 1982 (replicanti)

E tutto il cinema di David Cronenberg, suggerisce Andrea....

FILOSOFIA:

Jean-Jacques Rousseau

Bioetica

Transumanesimo

LIBRI PER CONTINUARE A LEGGERE:

Altre riletture contemporanee di FRANKENSTEIN (decisamente di moda): https://www.bbc.com/culture/article/20210303-what-is-the-frankensteins-monster-of-the-21st-century

Paul Braddon, THE ACTUALITY, 2021

Ahmed Saadawi, FRANKENSTEIN IN BAGHDAD

Kazuo Ishiguro, NEVER LET ME GO, 2005

      KLARA AND THE SUN, 2021

Ian McEwan, MACHINES LIKE ME, 2019

 

Trans/gender fluid:

Jeffrey Eugenides, MIDDLESEX, 2002 (un libro letto tempo fa dal nostro gruppo e molto amato)

 

ENJOY YOUR FRANKISSSTEIN!

 

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Commenti

il 12/08 SR ha commentato Non credo che D'Avenia possa far parte del nostro blog. Certo i suoi libri sono best-sellers tra gli adolescenti, e probabilmente hanno il merito di avviare qualche giovane alla lettura, ma la banalità delle situazioni e del linguaggio non permettono di considerare questi testi letteratura. Diciamo che sono testi "di servizio", nella migliore delle ipotesi. su Prossimamente
il 14/05 SR ha commentato Purtroppo J.K.J. non sembra più funzionare con le ultime generazioni: un tentativo di leggere a scuola Three Men In a Boat è finito miseramente in noia. I ragazzi non capivano cosa c'era da ridere e io non capivo perché non capivano. Tristissimo. Jerome per me è finito in quell'armadio dove tengo gli autori speciali che voglio proteggere dagli studenti... su Jerome K. Jerome, fare ridere l’uomo moderno, spaventato
il 29/02 Ida ha commentato A proposito di classifiche: "Oggi se vai al cinema devi entrare a un’ora fissa, quando il film incomincia, e appena incomincia qualcuno ti prende per così dire per mano e ti dice cosa succede. Ai miei tempi si poteva entrare al cinema a ogni momento, voglio dire anche a metà dello spettacolo, si arrivava mentre stavano succedendo alcune cose e si cercava di capire che cosa era accaduto prima (poi, quando il film ricominciava dall’inizio, si vedeva se si era capito tutto bene - a parte il fatto che se il film ci era piaciuto si poteva restare e rivedere anche quello che si era già visto). Ecco, la vita è come un film dei tempi miei. Noi entriamo nella vita quando molte cose sono già successe, da centinaia di migliaia di anni, ed è importante apprendere quello che è accaduto prima che noi nascessimo; serve per capire meglio perché oggi succedono molte cose nuove." Anch'io,come U.ECO sono andata al cinema nel modo ricordato e quindi io amo ricordare e vorrei tanto poter fare liste di su Chi siamo
il 28/02 Ida ha commentato Grazie Roberta per aver riaperto il blog.Trovo che è un modo per uscire dalla solitudine delle letture personali.Scrivere e leggere accanto, trovo che è un bel modo per parlarci e parlarmi. su Chi siamo