Shakespeare funziona sempre e per tutti, nelle situazioni più impensabili.
Shakespeare è il poeta più letto, rappresentato,
sfruttato, citato e amato al mondo. E non sto parlando solo del Canone
Occidentale. Shakespeare vende nei teatri e nelle librerie di tutto il mondo,
sempre e ovunque.
Il cinema non ha mai smesso di pescare nel repertorio
shakesperiano, e mai smetterà. Scrittori contemporanei lo riscrivono, tutte le
arti lo rileggono: pittura, opera, musica, balletto.
Ma Shakespeare non ci cattura solo con l’ovvio della
poesia: c’è anche tutto quello che potremmo definire l’indotto.
Ci sono
libri di storia che ruotano attorno al suo lavoro (es James Shapiro: 1599
e 1606);
di recente è stato pubblicato un libro che si intitola Shakespeare’s Binding Language
(John Kerrigan) e che descrive i voti, i giuramenti, le
promesse, in amore, in politica, nella vendetta e quindi i legami della legge
nelle opere di Shakespeare.
Ma non solo: c’è in giro un bellissimo libro
illustrato con tavole botaniche dell’epoca che si intitola A Shakespearean Botanical (di
Margaret Willes, storica del giardinaggio), costruito su citazioni dalle opere
del Bardo che parlano di piante.
E c’è la scienza: Shakespeare è vissuto durante quella
che oggi viene riconosciuta come la prima fase della Rivoluzione Scientifica,
in un momento di grandi cambiamenti culturali. Secondo Dan Falk, l’autore di The
Science of Shakespeare, il Bardo conosceva il lavoro degli astronomi
suoi contemporanei, Galileo incluso. E applicava il metodo scientifico alle proprie
opere, osservando la natura umana attentamente proprio come facevano gli
astronomi con il cielo.
E si potrebbe andare avanti all’infinito, chiedendosi il
perché dell’influenza e della modernità di Shakespeare.
Con intuizione fulminante, un suo geniale contemporaneo,
Ben Johnson, lo definiva un autore for
all time, per qualsiasi tempo.
Per definirlo, io vorrei citare lo stesso Shakespeare, i
versi di Antonio e Cleopatra con i
quali Enobarbo descrive Cleopatra:
Age cannot wither her, nor custom stale / Her infinite variety
Mettete la poesia di Shakespeare al posto di Cleopatra:
l’età non può appassirle, / né l’abitudine render stantie /le sue grazie, di varietà infinita
Harold Bloom dice che S. ha inventato l’umanità, cioè:
solo con lui i personaggi sono diventati esseri umani completi, realistici e
moderni, citando Amleto per tutti.
Una compagnia del Globe Theatre di Londra ha viaggiato in
tourneé per due anni (dal 23 aprile 2014 al 23 aprile 2016) e ha recitato
l’Amleto in 197 paesi, in teatri tradizionali, in spazi aperti, all’assemblea
dell’ONU, in 5 campi profughi, nella giungla di Calais, tra le rovine Maya in
Honduras, sono stati i primi a mettere uomini e donne insieme su di un
palcoscenico in Arabia Saudita e sempre con grande successo di critica e di
pubblico. Perché Amleto è tutti noi, con i nostri dubbi e i nostri tormenti,
con i nostri rapporti difficili con gli altri, con la nostra paura di
sbagliare.
E se Amleto è il prototipo dell’uomo moderno, va
ricordato che Shakespeare è anche l’autore di un’intera galleria di donne
nuove, moderne e indipendenti. Non solo nelle opere teatrali, ma anche nei
sonetti: a questo proposito non posso lasciar fuori uno dei miei sonetti
preferiti, il 130, certo uno dei più divertenti. Qui Shakespeare fa una vera e
propria rivoluzione anti petrarchesca e riporta il rapporto uomo-donna su di un
piano di realtà. Per me è una bellissima dichiarazione d’amore.
Sono stati letti brani da:
· Amleto
· Macbeth
· Molto Rumore per Nulla
· Troilo e Cressida
· Misura per Misura
· Antonio e Cleopatra
· Otello
· Giulio Cesare
· Thomas More
· Shakespeare di
Anthony Burgess
· I
Sonetti: 18, 29, 33, 44, 71, 130
· Sono
stati proiettati video del Globe Theatre di Londra e del Sonnet Project New
York City.
· Abbiamo
parlato dei più recenti testi su Shakespeare
Sono intervenuti studenti del Liceo Classico Celio e del
Liceo Scientifico Paleocapa, ragazzi della Cooperativa Porto Alegre, Claudio
Ronda della Compagnia di balletto Fabula Saltica, i lettori del Gruppo di
Lettura Avvisi al Navigante e
semplici amanti di Shakespeare.
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