lunedì 7 luglio 2014

Il medico di campagna, Honorè de Balzac

Tra i romanzi letti di Balzac questo è uno tra i più belli. Come i personaggi dei suoi romanzi,  che sono tendenzialmente persone che hanno avuto una serie di dispiaceri, una vita viziosa, ma che nel corso della loro esistenza riescono a riabilitarsi, anche in questo il dottor Benassis è un uomo che dedicherà il resto della sua vita a dare sollievo a un gruppo di contadini di un piccolo borgo di campagna.
In realtà anche il medico in gioventù si era lasciato travolgere dalla vita frenetica di Parigi, ammaliato dai suoi svaghi e dalle frivolezze che questa città riesce ad offrire; si era innamorato di una giovane dalle quale ebbe un figlio, ma che abbandonò senza tanti scrupoli, lei morì e gli lasciò il figlio che lui accudì. Per espiare dopo la morte del figlioletto si ritira in campagna. In questo villaggio inizia la sua opera di benefattore proprio come un vero mecenate che decide di risollevare e dare opportunità di crescita a questa borgata che divenne florida triplicando in 5/6 anni il numero di abitanti e le proprie attività.
E' in questo periodo che giunge in paese un certo Genestas militare che ha combattuto con Napoleone e che si reca dal medico per chiedergli aiuto per il suo figliolo. Il medico confida a Genestas la sua storia e lo stesso fa Genestas con il medico che acconsente a curarne il figlio.
Il medico nel giro di 7-8 mesi riuscirà a curare  il ragazzo che ad una prima occhiata sembrava tisico, mentre invece era solo la vita del collegio che lo danneggiava. Allo scadere dell'ottavo mese il medico muore dopo aver portato a compimento il suo impegno.
Il medico di campagna è tra i più politici di Balzac, nasce dalle ambizioni di Balzac che avrebbe voluto intraprendere una carriera politica ma ne era rimasto deluso. La lettura di questo vuole far comprendere che il politico deve essere generoso e disponibile verso coloro che rappresenta e soprattutto saperli ascoltare: la sua non deve essere bramosia di potere, bensì una missione umanitaria.  

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Commenti

il 12/08 SR ha commentato Non credo che D'Avenia possa far parte del nostro blog. Certo i suoi libri sono best-sellers tra gli adolescenti, e probabilmente hanno il merito di avviare qualche giovane alla lettura, ma la banalità delle situazioni e del linguaggio non permettono di considerare questi testi letteratura. Diciamo che sono testi "di servizio", nella migliore delle ipotesi. su Prossimamente
il 14/05 SR ha commentato Purtroppo J.K.J. non sembra più funzionare con le ultime generazioni: un tentativo di leggere a scuola Three Men In a Boat è finito miseramente in noia. I ragazzi non capivano cosa c'era da ridere e io non capivo perché non capivano. Tristissimo. Jerome per me è finito in quell'armadio dove tengo gli autori speciali che voglio proteggere dagli studenti... su Jerome K. Jerome, fare ridere l’uomo moderno, spaventato
il 29/02 Ida ha commentato A proposito di classifiche: "Oggi se vai al cinema devi entrare a un’ora fissa, quando il film incomincia, e appena incomincia qualcuno ti prende per così dire per mano e ti dice cosa succede. Ai miei tempi si poteva entrare al cinema a ogni momento, voglio dire anche a metà dello spettacolo, si arrivava mentre stavano succedendo alcune cose e si cercava di capire che cosa era accaduto prima (poi, quando il film ricominciava dall’inizio, si vedeva se si era capito tutto bene - a parte il fatto che se il film ci era piaciuto si poteva restare e rivedere anche quello che si era già visto). Ecco, la vita è come un film dei tempi miei. Noi entriamo nella vita quando molte cose sono già successe, da centinaia di migliaia di anni, ed è importante apprendere quello che è accaduto prima che noi nascessimo; serve per capire meglio perché oggi succedono molte cose nuove." Anch'io,come U.ECO sono andata al cinema nel modo ricordato e quindi io amo ricordare e vorrei tanto poter fare liste di su Chi siamo
il 28/02 Ida ha commentato Grazie Roberta per aver riaperto il blog.Trovo che è un modo per uscire dalla solitudine delle letture personali.Scrivere e leggere accanto, trovo che è un bel modo per parlarci e parlarmi. su Chi siamo