Tra i romanzi letti di Balzac questo è uno tra i più belli. Come i personaggi dei suoi romanzi, che sono tendenzialmente persone che hanno avuto una serie di dispiaceri, una vita viziosa, ma che nel corso della loro esistenza riescono a riabilitarsi, anche in questo il dottor Benassis è un uomo che dedicherà il resto della sua vita a dare sollievo a un gruppo di contadini di un piccolo borgo di campagna.
In realtà anche il medico in gioventù si era lasciato travolgere dalla vita frenetica di Parigi, ammaliato dai suoi svaghi e dalle frivolezze che questa città riesce ad offrire; si era innamorato di una giovane dalle quale ebbe un figlio, ma che abbandonò senza tanti scrupoli, lei morì e gli lasciò il figlio che lui accudì. Per espiare dopo la morte del figlioletto si ritira in campagna. In questo villaggio inizia la sua opera di benefattore proprio come un vero mecenate che decide di risollevare e dare opportunità di crescita a questa borgata che divenne florida triplicando in 5/6 anni il numero di abitanti e le proprie attività.
E' in questo periodo che giunge in paese un certo Genestas militare che ha combattuto con Napoleone e che si reca dal medico per chiedergli aiuto per il suo figliolo. Il medico confida a Genestas la sua storia e lo stesso fa Genestas con il medico che acconsente a curarne il figlio.
Il medico nel giro di 7-8 mesi riuscirà a curare il ragazzo che ad una prima occhiata sembrava tisico, mentre invece era solo la vita del collegio che lo danneggiava. Allo scadere dell'ottavo mese il medico muore dopo aver portato a compimento il suo impegno.
Il medico di campagna è tra i più politici di Balzac, nasce dalle ambizioni di Balzac che avrebbe voluto intraprendere una carriera politica ma ne era rimasto deluso. La lettura di questo vuole far comprendere che il politico deve essere generoso e disponibile verso coloro che rappresenta e soprattutto saperli ascoltare: la sua non deve essere bramosia di potere, bensì una missione umanitaria.
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