venerdì 4 luglio 2014

Capitan Veleno, Pedro Antonio De Alarcòn

Pedro Antonio  De Alarcòn nacque nella città di Guadix in Andalusia il 10 marzo 1833. Di nobile ma non ricca famiglia fu avviato prima agli studi di giurisprudenza poi alla carriera ecclesiastica, ma presto abbandonò anche questa per seguire la sua naturale tendenza agli studi letterari.
Oltre a Capitan Veleno altro romanzo noto è Il cappello a tre punte, ma il primo è più piacevole perchè il personaggio di Capitan Veleno è più simpatico con i suoi modi rudi di uomo che teme le donne, ma che per sua sfortuna/fortuna verrà circondato dalle premurose e amorevoli cure di tre donne che gli salveranno la vita. Un po' alla volta si affezionerà alla mamma come se fosse una seconda mamma e si innamorerà della figlia che alla fine rimarrà orfana e senza denaro, ma Capitan Veleno con generoso e amorevole gesto aiuterà.
In questo romando l'Alarcòn dimostra ottime doti di scrittura sia per lo stile sempre chiaro e limpido sia per l'abilità retorica che lo aiuta a sviluppare una vicenda spesso di dubbia consistenza in modo da renderla interessante e piacevole.
Alarcòn ha una particolare inclinazione per il bonario dialogo con il lettore inframezzato con la narrazione dei fatti che rende molto piacevole la lettura.

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Commenti

il 12/08 SR ha commentato Non credo che D'Avenia possa far parte del nostro blog. Certo i suoi libri sono best-sellers tra gli adolescenti, e probabilmente hanno il merito di avviare qualche giovane alla lettura, ma la banalità delle situazioni e del linguaggio non permettono di considerare questi testi letteratura. Diciamo che sono testi "di servizio", nella migliore delle ipotesi. su Prossimamente
il 14/05 SR ha commentato Purtroppo J.K.J. non sembra più funzionare con le ultime generazioni: un tentativo di leggere a scuola Three Men In a Boat è finito miseramente in noia. I ragazzi non capivano cosa c'era da ridere e io non capivo perché non capivano. Tristissimo. Jerome per me è finito in quell'armadio dove tengo gli autori speciali che voglio proteggere dagli studenti... su Jerome K. Jerome, fare ridere l’uomo moderno, spaventato
il 29/02 Ida ha commentato A proposito di classifiche: "Oggi se vai al cinema devi entrare a un’ora fissa, quando il film incomincia, e appena incomincia qualcuno ti prende per così dire per mano e ti dice cosa succede. Ai miei tempi si poteva entrare al cinema a ogni momento, voglio dire anche a metà dello spettacolo, si arrivava mentre stavano succedendo alcune cose e si cercava di capire che cosa era accaduto prima (poi, quando il film ricominciava dall’inizio, si vedeva se si era capito tutto bene - a parte il fatto che se il film ci era piaciuto si poteva restare e rivedere anche quello che si era già visto). Ecco, la vita è come un film dei tempi miei. Noi entriamo nella vita quando molte cose sono già successe, da centinaia di migliaia di anni, ed è importante apprendere quello che è accaduto prima che noi nascessimo; serve per capire meglio perché oggi succedono molte cose nuove." Anch'io,come U.ECO sono andata al cinema nel modo ricordato e quindi io amo ricordare e vorrei tanto poter fare liste di su Chi siamo
il 28/02 Ida ha commentato Grazie Roberta per aver riaperto il blog.Trovo che è un modo per uscire dalla solitudine delle letture personali.Scrivere e leggere accanto, trovo che è un bel modo per parlarci e parlarmi. su Chi siamo