giovedì 10 luglio 2025

Fine stagione tra classico e contemporaneo

 Bene, abbiamo concluso la stagione con due libri piuttosto interessanti e, per una volta uso questo aggettivo abusato, che solitamente cerco di evitare: intriganti. Intriganti in modo diversissimo, ma anche con vari punti di contatto.

IL CAPRO ESPIATORIO della meravigliosa Daphne Du Maurier e LA SIMMETRIA DEI DESIDERI di Eshkol Nevo, in questo momento autore controverso, come tutto quello che arriva da Israele.

Grazie a Monia per la sua ospitalità, e per il modo, come sempre molto personale, con cui ci ha guidate e guidati alla riflessione sui due romanzi.

Ecco il suo contributo:

Quello che mi hanno lasciato questi due libri è stata una riflessione sulla verità, sull’essenza di una persona  o di una vita. Chi e cosa definisce , rende unica una persona? La voce, il suo fisico, le sue azioni, i regali che  ci porta, non pare…Piuttosto il suo odore o il suo modo di fare l’amore. Ci sussurrano che a cambiare la propria e altrui vita ci si possa mettere molto poco, una settimana o il tempo di leggere una sua  autobiografia. L’importante non è tanto svelare i segreti, ma cogliere perché sono segreti ed il fine (della ricerca della verità) non è necessariamente sbandierarla al vento, ma cambiare, sbloccare quello che il segreto rendeva immobile, trovando una leva giusta fintanto che ce l’hai.

 Come si scopre la verità di un amico, con cui hai condiviso gran parte della tua vita? Che hai sempre  pensato in un modo , magari dandolo per scontato? Come farsi scoprire? Scrivendo una gran lettera, un  gran racconto dei tuoi sogni spezzati, di come hai vissuto tu una cena o una partita di calcio o un  tradimento. Raccontando la tua verità, i tuoi segreti, contando che il tuo grande amico possa cambiare, e  cambiare il modo in cui ti vede, possa usare quella leva.

Quindi questi libri mi hanno ricordato di non dare nulla per scontato, anche quando incontro chi penso di  conoscere, potrebbero essere dei sosia (in fondo) e invece voglio avere la conferma di avere intorno a me proprio le persone che voglio e allo stesso tempo non voglio smettere di conoscerle perché si cambia, si  può cambiare, basta poco.

Poi può succedere di tutto, ma intanto avremo avuto la possibilità di conoscere e capire e decidere se  essere solo uno spettatore o entrare in scena, con che ruolo lo possiamo decidere sempre.

Grazie amici ed amiche, sempre, da tanti anni e conto per tanti anni.

Monia

venerdì 4 luglio 2025

 Consigli di lettura per queste vacanze 


Per cominciare, come dice Monia, serata Montale, proposta da Rossella:
UNA POESIA DA OSSI DI SEPPIA A SCELTA
poi, sempre proposto da Rossella:
Philippe Collin, IL BARMAN DEL RITZ
Ida: Esther Kinski, DI LUCE E DI POLVERE
Andrea: Percival Everett, JAMES
Seymour Chwast, LA DIVINA COMMEDIA (graphic novel)
Tom Gauld, IN CUCINA CON KAFKA
Paolo Giordano, TASMANIA.
Direi che ne abbiamo abbastanza per cominciare. Spero che la prossima stagione sia più fruttuosa e che si riesca a gestire meglio gli impegni individuali per vederci con più regolarità.
Intanto, buona estate (...) e buoni libri 

Commenti

il 12/08 SR ha commentato Non credo che D'Avenia possa far parte del nostro blog. Certo i suoi libri sono best-sellers tra gli adolescenti, e probabilmente hanno il merito di avviare qualche giovane alla lettura, ma la banalità delle situazioni e del linguaggio non permettono di considerare questi testi letteratura. Diciamo che sono testi "di servizio", nella migliore delle ipotesi. su Prossimamente
il 14/05 SR ha commentato Purtroppo J.K.J. non sembra più funzionare con le ultime generazioni: un tentativo di leggere a scuola Three Men In a Boat è finito miseramente in noia. I ragazzi non capivano cosa c'era da ridere e io non capivo perché non capivano. Tristissimo. Jerome per me è finito in quell'armadio dove tengo gli autori speciali che voglio proteggere dagli studenti... su Jerome K. Jerome, fare ridere l’uomo moderno, spaventato
il 29/02 Ida ha commentato A proposito di classifiche: "Oggi se vai al cinema devi entrare a un’ora fissa, quando il film incomincia, e appena incomincia qualcuno ti prende per così dire per mano e ti dice cosa succede. Ai miei tempi si poteva entrare al cinema a ogni momento, voglio dire anche a metà dello spettacolo, si arrivava mentre stavano succedendo alcune cose e si cercava di capire che cosa era accaduto prima (poi, quando il film ricominciava dall’inizio, si vedeva se si era capito tutto bene - a parte il fatto che se il film ci era piaciuto si poteva restare e rivedere anche quello che si era già visto). Ecco, la vita è come un film dei tempi miei. Noi entriamo nella vita quando molte cose sono già successe, da centinaia di migliaia di anni, ed è importante apprendere quello che è accaduto prima che noi nascessimo; serve per capire meglio perché oggi succedono molte cose nuove." Anch'io,come U.ECO sono andata al cinema nel modo ricordato e quindi io amo ricordare e vorrei tanto poter fare liste di su Chi siamo
il 28/02 Ida ha commentato Grazie Roberta per aver riaperto il blog.Trovo che è un modo per uscire dalla solitudine delle letture personali.Scrivere e leggere accanto, trovo che è un bel modo per parlarci e parlarmi. su Chi siamo