venerdì 26 agosto 2016

Richiedenti asilo tra i soccorritori

Sono stati loro a proporsi per andare a dare una mano: una trentina di richiedenti asilo del Gus (Gruppo di Umana Solidarietà) è partita alla volta di Arquata del Tronto da Monteprandone, un paese di collina che si affaccia sul mare, poco dietro a San Benedetto del Tronto.
I ragazzi – provenienti per lo più da Senegal, Costa d’Avorio e Benin – sono arrivati nelle zone terremotate alle otto del mattino, a supportare gli operatori della Protezione Civile e hanno contribuito a sgomberare un’area per installare lì il Centro Operativo Comunale di Arquata, dove si coordinano le varie attività.
«Hanno chiesto se potevano aiutare – spiega Paolo Bernabucci, presidente del Gus –, perché in questo momento tragico vogliono essere utili alla regione che li sta ospitando».
Con loro c’era anche il giovane sindaco di Monteprandone, Stefano Stracci (Pd): «Sono molto contento che i ragazzi abbiano voluto dimostrare senso di solidarietà verso le comunità che li ospitano. Li abbiamo accompagnati su loro richiesta e adesso speriamo che questo contributo aiuti l’organizzazione».
Letizia Bellabarba, ex consigliere regionale del Pd e ora al lavoro con il Gus, vuole anche respingere tutte le polemiche da social network sul presunto trattamento riservato ai migranti in Italia («Ospitati in hotel a cinque stelle», come da vulgata razzista corrente) da contrapporre alle tendopoli dei terremotati: «Sono discorsi avvilenti, soprattutto in questo momento in cui stiamo vivendo una tragedia e dei lutti terribili. È un paragone inaccettabile. Questi ragazzi stanno dimostrando di appartenere a una comunità, si sentono cittadini e vogliono dare una mano».
Intanto, sul fronte della solidarietà, tra Marche e Abruzzo i centri di raccolta di beni di prima necessità si contano a decine. Gli organizzatori fanno sapere che di cibo ne è stato raccolto in abbondanza (d’altra parte stiamo parlando di un territorio che ospita non più di sei-settemila persone), mentre c’è maggiore bisogno di prodotti per l’igiene personale (dentifrici, sapone, assorbenti, pannolini) e di vestiti, possibilmente nuovi.
[Mario Di Vito 26/08/2016]

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Commenti

il 12/08 SR ha commentato Non credo che D'Avenia possa far parte del nostro blog. Certo i suoi libri sono best-sellers tra gli adolescenti, e probabilmente hanno il merito di avviare qualche giovane alla lettura, ma la banalità delle situazioni e del linguaggio non permettono di considerare questi testi letteratura. Diciamo che sono testi "di servizio", nella migliore delle ipotesi. su Prossimamente
il 14/05 SR ha commentato Purtroppo J.K.J. non sembra più funzionare con le ultime generazioni: un tentativo di leggere a scuola Three Men In a Boat è finito miseramente in noia. I ragazzi non capivano cosa c'era da ridere e io non capivo perché non capivano. Tristissimo. Jerome per me è finito in quell'armadio dove tengo gli autori speciali che voglio proteggere dagli studenti... su Jerome K. Jerome, fare ridere l’uomo moderno, spaventato
il 29/02 Ida ha commentato A proposito di classifiche: "Oggi se vai al cinema devi entrare a un’ora fissa, quando il film incomincia, e appena incomincia qualcuno ti prende per così dire per mano e ti dice cosa succede. Ai miei tempi si poteva entrare al cinema a ogni momento, voglio dire anche a metà dello spettacolo, si arrivava mentre stavano succedendo alcune cose e si cercava di capire che cosa era accaduto prima (poi, quando il film ricominciava dall’inizio, si vedeva se si era capito tutto bene - a parte il fatto che se il film ci era piaciuto si poteva restare e rivedere anche quello che si era già visto). Ecco, la vita è come un film dei tempi miei. Noi entriamo nella vita quando molte cose sono già successe, da centinaia di migliaia di anni, ed è importante apprendere quello che è accaduto prima che noi nascessimo; serve per capire meglio perché oggi succedono molte cose nuove." Anch'io,come U.ECO sono andata al cinema nel modo ricordato e quindi io amo ricordare e vorrei tanto poter fare liste di su Chi siamo
il 28/02 Ida ha commentato Grazie Roberta per aver riaperto il blog.Trovo che è un modo per uscire dalla solitudine delle letture personali.Scrivere e leggere accanto, trovo che è un bel modo per parlarci e parlarmi. su Chi siamo